A conferma del grande interesse per la scuola Barolo, un’importante delegazione di Confartigianato Piemonte Orientale ha fatto visita, venerdì 12 gennaio, al plesso di Varallo di Varallo. Ad accoglierli il Dirigente scolastico dell’IIS “V. Lancia”, Carmelo Profetto, insieme a docenti e studenti del plesso. L’associazione di categoria era, invece, rappresentata da Marco Cerutti (Responsabile ufficio innovazione, R&S, rapporti con le Università, il territorio area VCO, cooperazione Italia-Svizzera), Marco Fittabile (Ref. Confartifianato P.O. per la Valsesia), Roberto Ceffa (dirigente Confartigianato Imprese Piemonte Orientale, titolare di aziende del settore lavorazione legno e componente il direttivo nazionale di categoria), Samuele Broglio (presidente regionale settore legno Confartigianato Imprese Piemonte, delegato nazionale all’UNI Working Group CT022/GL07 “Finiture per il legno, misto legno/mobili” e vicepresidente Small Business Standard e membro del CEN TC33 WG1), Alessandro Scandella (responsabile ufficio Categorie e Internazionalizzazione Confartigianato Imprese Piemonte Orientale) e Barbara Cottavoz (ufficio comunicazione Confartigianato Imprese Piemonte Orientale).
L’incontro è stato occasione per visitare la nuova sede della Scuola, da settembre ubicata nel complesso scolastico XXV Aprile di Varallo, e per un confronto su tematiche importanti quali: la promozione di questa offerta formativa, unica in Piemonte, anche oltre il territorio valsesiano, le nuove opportunità per il post-diploma nel settore dei giovani imprenditori artigiani, le normative del settore, ecc.
Gli studenti, con le loro presentazioni, nonostante l’età adolescenziale, hanno dato prova di grande maturità, consapevolezza e coerenza tra le loro originarie aspirazioni e attitudini e la scelta effettuata, confermando di ritenersi soddisfatti del percorso finora svolto; d’altra parte, Confartigianato P.O., già sostenitrice del progetto ‘Barolo’ e componente del Comitato tecnico scientifico, ha comunicato il pieno sostegno verso questa realtà valsesiana che, per le filiere dell’artigianato e del legno, rappresenta un’occasione straordinaria se si pensa al capitale umano e professionale che essa immetterà gradualmente in un settore che, da tempo, è in grave sofferenza.
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