Istituti professionali: declino o rinascita?

Data di pubblicazione: mercoledì, 24 gennaio 2018

Autore: Segreteria

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Un tavolo tecnico promosso dal dirigente dell’istituto Lancia di Borgosesia per riflettere su presente e futuro

Istituti professionali: declino o rinascita? E’ questa la domanda al centro del tavolo tecnico che si è svolto mercoledì (25 ottobre) coinvolgendo rappresentanti sia del mondo della scuola che del mondo del lavoro. A promuoverlo, nella sede dell’Istituto superiore di Inveruno, sono stati il neodirigente scolastico dell’Istituto superiore Lancia di Borgosesia, Carmelo Profetto, e il past president di Confindustria Alto Milanese, Gian Angelo Mainini, facendo seguito a un documento programmatico in cui affrontano alcuni degli snodi più critici del presente e futuro degli istituti professionali: “Sostanzialmente tre – afferma il dirigente, Profetto – Le ore di laboratorio, che da 18 settimanali sono scese a circa 5; la convivenza, che rischia di diventare concorrenza, tra i percorsi scolastici statali e quelli regionali; e, infine, l’inadeguatezza dell’orientamento scolastico che impedisce di avere chiaro un punto fondamentale: le aziende necessitano di un certo numero di professionisti qualificati e di alcuni specifici profili. Ma le famiglie e gli studenti non lo sanno, o non lo sanno abbastanza, con un conseguente scollamento tra domanda, ovvero posti di lavoro, e offerta, ovvero studenti che si diplomano al professionale”.

All’incontro hanno presenziato imprenditori, rappresentanti di Confindustria e Confartigianato, dirigenti ed ex dirigenti scolastici di Piemonte, Lombardia, Toscana ed Emilia. Da Valsesia e Vercellese hanno partecipato Alessandro Orsi (ex ds dell’Ipssar “Pastore” di Varallo-Gattinara), Bruno Laione (già preside dell’Ipsia “Magni” di Borgosesia) e una piccola delegazione dell’IIS Lancia, rappresentato dai docenti Giordano Giacobino, Marco Porzio, Simone Nuzzo e Roberto Maccarrone e dai rappresentanti degli studenti, Monica Rosa e Diego Pellicani. “Si è trattato di un utile confronto tra mondo della scuola e mondo del lavoro – conclude il dirigente Profetto – in cui sono state evidenziate alcune delle richieste più urgenti nell’ottica di una valorizzazione dei percorsi professionalizzanti. Tra queste il ritorno alla qualifica nazionale al terzo anno come era prima della riforma Gelmini”.

 

La condivisione del documento di Profetto e Mainini, con le relative proposte di integrazione al decreto legislativo 61/2017 che ha nuovamente riformato i percorsi di istruzione professionale, è un atto preliminare al convegno che si terrà il 4 dicembre, al quale interverranno alti rappresentanti del governo, tra cui il deputato Pd capogruppo scuola, che attualmente ha la delega all'istruzione, Malpezzi, e di Confindustria nazionale. In quella sede il documento, che ha già ricevuto consensi negli ambienti parlamentari, sarà consegnato ufficialmente.